L'attore Stefano Accorsi si dichiara preoccupato al 'Giornale dello Spettacolo' dei tagli allo spettacolo, "Il cinema fa parte della cultura di questo Paese e, quindi, va aiutato". Sui possibili rimedi, Accorsi pensa all'introduzione del tax shelter e di agevolazioni fiscali per le produzioni cinematografiche nazionali.
Quanto al reference system, l'attore non ama "l'idea che i film che incassano abbiano qualche diritto di precedenza. Non è detto che se una pellicola fa i soldi abbia un qualche valore per la cultura del Paese che l'ha prodotta. Oggi si soffre molto per l'ansia di sbagliare e tutti si sentono paralizzati".
Infine un giudizio sul cinema italiano in Francia, visto che l'attore vive abitualmente a Parigi insieme a Laetitia Casta: "Dopo Fellini, Mastroianni e la Loren tutto si sfilaccia: i francesi conoscono qualche attore, alcuni registi e basta. Non c'è un sistema che sostenga il nostro lavoro. Del nostro cinema attuale all'estero non si sa nulla o quasi. Quando escono, i nostri film circolano in circuiti d'essai".
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